mercoledì 13 gennaio 2010

Al-Qāhirah: la soggiogatrice...

E' questo il vero nome del Cairo, anche se non viene più chiamata in questo modo, ma semplicemente Misr dai locali.
Sono stata in questa enorme megalopoli, perchè è necessario non chiamarla più metropoli, dati i suoi 25 milioni di abitanti di giorno e 18 di notte...7 milioni di pendolari...chissà se le FS potessero metterci le mani...
Basta pensare che è circa la metà della popolazione che abita l'Italia intera per rendersi conto del caos che può esserci in un posto del genere!
Sono stata al Cairo con un'escursione organizzata, sempre dalla Beluga Sharm della Raimonda (fortissimi, davvero).

Durante il viaggio è andato tutto bene non abbiamo avuto problemi di sorta, una breve sosta in un "autogrill" vicino al canale di Suez e poi via verso il museo...
Prima brutta sorpresa: al museo egizio non possono entrare videocamere, fotocamere e simili, vanno tutte messe in una scatola di cartone e riprese all'uscita, ovviamente mi sono girate un pò le scatole perchè fidarsi è bene ma....comunque poi l'ho ritrovata integra.
Quindi si entra al museo che è pieno di ogni meraviglia, sarcofagi, il tesoro di Tutankhamon, la stanza delle mummie (a pagamento), suppellettili, gioielli, i giocattoli dei faraoni, i canopi (vasi in cui venivano messe le interiora affinchè potessero rimanere con la salma mummificata), statue di servi, papiri, oggetti di alabastro...
Piccola pecca del museo c'è davvero troppa gente, seguire la spiegazione a volte era impossibile, quindi mi sono un pò arrabbiata perchè dovrebbero fare un percorso obbligato da seguire invece di far regnare tutto nel caos... (consiglio, il scegliete il venerdì per andare, è il loro giorno di festa e ci sarà meno casino).
Comunque interessante e certamente da vedere.
Poi ci dirigiamo alla feluca, una piccola e rumorosa bagnarola tipica su cui ci imbarchiamo per essere portati al ristorante...il Nilo divide Il Cairo da Giza, la nostra prima tappa pomeridiana.
Il pranzo è sempre a buffet, bevande escluse, in un bel ristorante sul Nilo, il cibo ovviamente non è dei migliori, ma ci si accontenta.
ED ECCO CHE SI VA ALLE PIRAMIDI:
(che sono sulla piana in MEZZO alla città, cosa che mi ha stupita un pochino, credevo fossero un pò + isolate)

- CHEOPE la prima che vedrete e la più grande, entrano solo 150 persone al giorno (regolatevi) ed è alta 156 metri, ma la punta ormai mancante è sostituita da un'intelaiatura di ferro che ne indica l'originale altezza. Una volta le piramidi erano interamente rivestite di pietra lucida, in modo che scintillassero come stelle. Costo entrata 100 LE cioè circa 7 euro. Anche in questa non c'è nulla...

- CHEPHREN è l'unica piramide che conserva ancora parte del rivestimento marmoreo lucido, in questa si può entrare liberamente attraverso un cunicolo di non più di un metro per un metro discendente e poi uno ascendente, che porta alla stanza in cui è presente un sarcofago in granito vuoto. La sconsiglio VIVAMENTE a chi soffre di claustrofobia o simili, non si respira lì dentro e sinceramente non trovo che ne valga granchè la pena se non per dire che "sono stato dentro alle piramidi", non un geroglifico, non una iscrizione.

- MICERINO è la piramide più piccola, che avrebbe però gareggiato in bellezza con le altre se il progetto originario di rivestirla di granito rosso fosse stato portato a termine, non è visitabile.

LA SFINGE
Ricavata da una sola pietra è la guardia delle tombe dei re, in origine era dipinta e rappresenta il volto del faraone Chephren con il corpo di leone simbolo di forza. Ormai è stata variamente deteriorata ed il naso è totalmente mozzato. La sera ci sono spettacoli di luce e spesso concerti a Giza, da non perdere se state qui più giorni.

IL NEGOZIO DI PAPIRI
Carino da visitare, è bello sapere come si fa il papiro ed avere una dimostrazione, è possibile OVVIAMENTE comperare qualcosa a prezzi giusti, ma a sharm troverete altrettanti negozi decisamente più economici che vi forniranno spesso anche un certificato di garanzia, certo la mano per quelli GRANDi è migliore nei negozi del Cairo.

IL NEGOZIO DI PROFUMI Niente di particolare, a volte nauseante per me che soffro di emicranie! però in questi negozi potrete farvi fare il profumo su misura mischiando varie essenze, sono un pò cari a dire il vero, ma le bottigliette sono davvero carine.

IL MERCATINO
Molto più grande di quello di Sharm ovviamente, ma più o meno gli articoli sono quelli, papiri, pelouche di cammello, narghilè, uova di alabastro, tappeti, vesti, oggetti in legno, granito, pietre (preziose?mah), scatole di madreperla (molto carine, a sharm tutto o quasi costa meno). PAROLA D'ORDINE: TIRARE GIU' IL PREZZO!

NOTIZIE e IMPRESSIONI
All'interno del Cairo c'è un cimitero in cui le famiglie più povere ormai usano vivere, questo ci ha detto la guida che ci ha invitati a riflettere sulla fortuna che abbiamo (a ragione direi).
una casa al Cairo costa circa 15000 euro ci è stato detto, cifra che per noi sembra bassissima ma che per uno che guadagna 60 euro al mese non lo è moltissimo...e non fate discorsi come "va beh ma sarà tutto proporzionato" basta pensare che un pacchetto di sgarette costa circa 1.20 euro e che se ne fumi uno al giorno (qui tutti o quasi fumano) ti porta via circa un mezzo dello stipendio....

Il Cairo è una città caotica, sporca (non hanno la nettezza urbana), urlante, calda, piena di cose da vedere, sembra di trovarsi in un altro mondo e oserei dire che è esattamente così.
Ma io credo che valga davvero la pena di visitarla perchè può essere uno specchio sul passato come sul futuro per noi tursti europei che a volte non ci rendiamo conto di come viviamo da privilegiati...
Oltretutto gli egiziani, anche volendo, non possono espatriare se non avendo determinate condizioni reddituali (cioè essere all'incirca ricchi per i loro canoni) e questo è un ulteriore metro per capire come mai una città come il Cairo conti tanti abitanti, ma anche perchè persone laureate che parlano tre o quattro lingue fanno da guida ai turisti invece di insegnare in qualche facoltà o avere di certo un lavoro più gratificante.

Insomma non guardate al Cairo come la città nella snowball ma come un'esperienza di vita che sono certa avrà modo di toccarvi più nel profondo...

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